Omofobia

by Romina Rubino

Molto spesso si parla di omosessualità, raramente si approfondisce invece quali siano le radici dell’omofobia. 
L’omofobia è il timore ossessivo di scoprirsi omosessuale e l’avversione nei confronti degli omosessuali.
Al contrario dell’omosessualità, che è uno degli orientamenti sessuali naturalmente possibili, l’omofobia è una patologia.

Omofobi non si nasce, ma come per tutte le forme di pregiudizio omofobi si diventa attraverso le spinte dirette e indirette che la cultura e la famiglia ci trasmettono.

Quando i bambini sono disinformati, diseducati alla diversità, all’alterità che ciascuno di noi in qualche modo rappresenta per l’altro, si finisce in una società in cui le minoranze divengono vittime di bullismo e di discriminazione,società in cui non importa più chi sei, qual è la tua storia, quanti passi hai percorso o quanto hai sofferto, ma in cui vieni giudicato solo perché sei donna (e quindi incapace), o sei nero (e quindi inferiore), o sei omosessuale (e quindi strano)…

L’omofobia, avversione verso l’omosessualità e gli omosessuali, è legata all’ignoranza, alla paura di ciò che è diverso da noi e che non conosciamo. 
Il diverso ci spaventa perché ci costringe ad aprire la mente, ci invita a scombinare gli schemi che ci eravamo costruiti e a riorganizzare le nostre idee in un modo nuovo. 

É più facile e più comodo tentare di restringere la complessità della realtà in poche categorie conosciute e ammettere che esistano solo quelle cui sentiamo di appartenere. La realtà però ci chiama ad aprire la mente e a conoscere e a rispettare anche chi può essere molto diverso da noi. 

Londra sa essere una grande maestra, almeno lo è stata per me in tema di inclusione. 
Sicuramente è una grande finestra sulla complessità della vita e forse per questo qualcuno dice che Londra sia il mondo raggruppato in una sola città. 

Comodamente seduta sul sedile di una metro, tante volte mi sono soffermata a scrutare i volti, immaginando di percorrere le storie delle persone davanti a me.
Ho viaggiato, ma stavo facendo in realtà un viaggio molto più lungo di quello che potessi immaginare. Mentre mi perdevo tra i colori dei vestiti tradizionali, gli occhi a mandorla, i capelli blu e tatuaggi, le mani intrecciate di due ragazzi innamorati ero nel cuore del mondo. 

Londra mi ha insegnato la diversità, mi ha insegnato che esiste una realtà per ogni sguardo che la vive e che il compito più importante che abbiamo è lasciar fiorire il nostro vero sé, lontani da pregiudizi e stereortipi.

Mi ha insegnato l’inclusività, il rispetto per la soggettività dell’altro e per tutto ciò che è diverso da me: un arcobaleno di colori, di orientamenti, di forme, di culture, di pensieri tutti diversi ma che se messi insieme possono creare uno spettacolo strabiliante. 

Londra è semplice ma complessa, colorata, inclusiva, diversa. É l’esempio che è possibile un mondo in cui tutti vengono rispettati per ciò che sono: semplicemente se stessi. 

Quando ci permettiamo di andare oltre la paura e di avvicinarci all’altro, scopriamo un mondo di emozioni, di vissuti, di dolore e lacrime che magari assomigliano alle nostre più di quanto potevamo immaginare.

In questo video approfondiamo:
🌈cos’è l’omofobia e come nasce
🌈quali possono essere i significati profondi di questa fobia
🌈perché è importante che tutti promuoviamo una cultura inclusiva 

Potrebbe anche interessarti