Non so voi, ma la mia bacheca è piena di post di scherno contro la gaffe della neo-eletta Miss Italia.
La guerra, mondiale o no che sia, non è certo una cosa su cui si possono ammettere sviste, sono d’accordo.
Certo però fa riflettere il fenomeno che si scatena in circostanze come questa. Un po’ mi spaventa il sadismo con cui in massa ci scagliamo pubblicamente contro una 18enne che si ritrova a dover rispondere a una domanda inaspettata, in prima serata, in un contesto dove quello che ti aspetti di dover mettere in mostra non sono certo le tue competenze!
Non è un modo per difendere ciò che ha detto (anche perchè ha spiegato successivamente da dove è nata la gaffe), è però un modo per riflettere su come questa vita “social” non è poi molto sociale, empatica, comprensiva.
Mi sembra che siamo tutti pronti a scovare lo sventurato del giorno che ha fatto l’errore fatale di perdere il controllo per un attimo ed ecco che si ritrova alla pubblica gogna e gli aguzzini siamo proprio tutti noi!
Johnny Depp perchè ha messo su qualche kg e si permette pure di presentarsi in pubblico (!), la presentatrice perchè perde l’equilibrio e cade da tacchi vertiginosi, l’attrice pizzicata in costume con la cellulite… ed ecco che ci ritroviamo tutti contro uno, tutti seduti comodamente a casa nostra, illusi di essere protetti dietro ad uno schermo che forse ci rende un po’ meno umani, persone peggiori di quello che realmente siamo.
Poi davvero ci meravigliamo di fronte al bullismo on-line e ci indigniamo quando un adolescente si suicida per questo? E da dove avranno mai imparato questi brutti ragazzi di oggi?
Ogni giorno, anche e sopratutto con le nostre azioni più piccole, contribuiamo a costruire un certo tipo di mondo.
Anche quando ci sembra di fare una cosa di poco conto come pubblicare qualche post su un social, chiediamoci cosa stiamo facendo, di che tipo di messaggio ci stiamo facendo portatori e se il mondo che stiamo contribuendo a costruire è un mondo vivibile per noi e per i nostri eventuali figli.
Perchè questo fenomeno della “pubblica gogna” è un po’ una ruota e se oggi ci è salita una perfetta sconosciuta, domani potrebbe toccare a noi.