Sei stanco, appesantito da un anno complesso, sovraccarico dalle tante emozioni da gestire.
Leggi frasi motivazionali, elenchi di strategie per sfruttare al massimo il tempo e per essere super produttivo spremendo le giornate fino all’ultima goccia all’urlo di “Se vuoi puoi!” (e quindi se non riesci indovina di chi è la colpa?) MA tu, semplicemente, non ce la fai.
Non ti va di fare niente, ti senti triste e le foto delle famiglie perfette del Mulino Bianco, delle tavolate bellissime e degli amici sempre “sul pezzo” scatenano il paragone con la tua di vita, che al confronto sembra vuota e senza senso. Oggi, con l’avvicinarsi della fine dell’anno e dei famosi bilanci vorrei dire che no, non dipende solo da noi se le cose vanno o non vanno in un certo modo!
Siamo fatti di ragione, volontà, impegno *gestibili*, ma anche di emozioni, vulnerabilità, vissuti *non controllabili*.
L’inconscio è un mondo sottomarino che detta le regole profonde di chi siamo e di chi possiamo essere: un po’ come le maree, non possiamo fermarle, ma quando sappiamo che esistono possiamo sfruttarne l’energia.
Chiunque vorrebbe realizzare i propri sogni, chiunque vorrebbe essere felice, se non ci siamo riusciti *ancora* non è perché ci siamo impegnati poco, ma forse perché regole profonde di cui non siamo consapevoli e che sono fuori dal controllo della volontà dettano un copione inconscio diverso per noi.
Tutto ciò che diciamo di volere (razionalmente) e poi non si realizza ci dice qualcosa dello stato attuale del nostro mondo interno.Quando vi fermerete per qualche secondo a chiedervi cosa avete fatto quest’anno, come avete sfruttato il tanto “tempo libero” a disposizione, quali grandi obiettivi (non) avete raggiunto, ricordatevi che quest’anno nel tempo libero abbiamo gestito una pandemia!
Cerchiamo di tenere a bada la voce dalla Parte Critica e attivare la nostra Parte Adulta, saggia e compassionevole.