Paragonarci agli altri è uno degli atteggiamenti più diffusi con cui spesso ci autosabotiamo.
La cultura in cui viviamo ci spinge più che in passato a paragonarci agli altri. Attraverso i social siamo continuamente esposti alle immagini (apparentemente) felici degli altri e finiamo per pensare di essere gli unici a soffrire, sentendoci sempre più soli.
Alla base di questa tendenza di paragonarci agli altri c’è un meccanismo evoluzionistico che affonda le sue radici nell’infanzia: quando siamo piccoli infatti impariamo a stare al mondo attraverso l’imitazione delle figure di riferimento. Una volta che diventiamo adulti però, facciamo fatica a pensare a noi stessi come soggetti unici e irripetibili e continuiamo a confrontare il nostro percorso con quello degli altri nel tentativo inconscio di sentirci parte della società.
Quando questo tipo di atteggiamento assume le sue forme più estreme finiamo per pagare un prezzo molto alto: non riusciamo a percepire e a godere delle tante ricchezze che abbiamo perché nel frattempo il nostro sguardo è rivolto alle ricchezze degli altri e ci perdiamo in un vortice fatto di bassa autostima e invidia.
Ciascuno ha il proprio percorso, la propria storia, tempi e risorse diversi e pensare di potersi confrontare con i percorsi degli altri non solo non ci aiuta, ma non è possibile!
In questo video approfondiamo insieme:
perché non ha senso paragonare la propria vita a quella degli altri da dove nasce questo atteggiamento
come riconoscere quando accade e cosa fare quando ce ne rendiamo conto
Ti è mai capitato di fare paragoni? Senti che è un qualcosa che ti aiuta?