Se c’è un tema presente come un filo rosso in tutti i percorsi di terapia è sicuramente quello della Solitudine.
Per chi vive in una grande città come Londra soprattutto se italiano e quindi lontano dalla propria cultura, dal calore della famiglia e dal supporto degli amici di sempre, la solitudine diventa un tema centrale e urgente da affrontare.
In realtà, a prescindere da dove viviamo, la solitudine spesso è vissuta come uno stato doloroso da cui sentiamo di doverci allontanare, che vogliamo evitare a tutti i costi perché ci punge nel profondo, ci spinge ad un confronto crudo e senza filtri con noi stessi.
Vasco Rossi in una vecchia canzone diceva: “Quando c’ho il mal di stomaco con chi potrei condividerlo?”, un modo efficace per ricordarci che nelle situazioni più importanti, significative della vita siamo soli. Quando stiamo male, ma anche quando siamo molto felici, quando abbiamo paura e quando troviamo il coraggio di andare oltre un nostro limite, l’altro può starci accanto ma profondamente siamo soli con noi stessi.
In una società individualista ed egocentrica in cui spiccare, essere speciali ed unici è un valore, viviamo il paradosso di sentirci soli, sempre virtualmente “connessi” col mondo ma spesso profondamente disconnessi da noi stessi e dalle relazioni autentiche.
La solitudine diventa allora un modo per difenderci, un buco buio e scomodo, ma strategico per tenerci lontani dalla sofferenza delle relazioni che non vanno come vorremmo e allora “se non sono amato come mi aspetto, meglio che me ne stia da solo!”.
La solitudine però, lungi dall’essere solo una modalità difensiva, o uno stato di isolamento che taglia fuori l’altro, può essere invece tempo e luogo terapeutico per stare con le nostre emozioni (anche quelle più dolorose), può diventare raccoglimento, cioè occasione per integrare pensieri e vissuti ed imparare, esperienza dopo esperienza, a farci compagnia… anche da soli.
Prova a sperimentare la solitudine, tipica di questo periodo, come una risorsa nuova per conoscerti meglio nel profondo. Durante questa settimana: ritagliati piccoli spazi di solitudine e, cercando di andare oltre la prima fase di paura ed impazienza, prova ad appuntare quali sono le sensazioni e i pensieri che emergono.
In questo video riflettiamo su:
La differenza tra stare soli e sentirsi soli.
La paura della solitudine
Cosa ci spinge a diventare “lupi solitari”
Gli effetti benefici del saper stare da soli