Una mia paziente un giorno mi ha detto “Ringrazio di avere avuto gli attacchi di panico”.
E per quanto potrebbe sembrarvi assurdo, aveva ragione!
“Non avrei mai immaginato di dire queste parole, ma io veramente ringrazio di avere avuto gli attacchi di panico. Oddio, se mi sentisse la “me” di un anno fa penserebbe che sono impazzita!”
“Perché?”“Sono stata malissimo, non riuscivo più a fare niente, mi spaventava qualsiasi cosa: avevo paura di prendere la metro, di mangiare, non riuscivo a dormire, non potevo viaggiare. Non posso credere a quanto sono stata male.”
“E ne sei venuta fuori, più forte di prima. Un po’ come gli atleti olimpici con le gambe bioniche che alla fine sono diventati più veloci di quelli con le gambe umane. Perché nella vita non importa ciò che ci accade, ma cosa ce ne facciamo di ciò che ci accade. Potevi tenere a bada il panico con le medicine e portarti tutto dentro, ma hai deciso di cogliere tutto questo come un’occasione per prenderti cura di te.”
“E ho scoperto che pensavo di avere di morire e invece avevo paura di vivere!”
Vi è mai capitato di sentirvi così? A volte basta cambiare punto di vista per capire che possiamo imparare molto anche dal dolore… e che non tutti i mali vengono per nuocere.