Quando ero una studentessa universitaria e dovevo studiare qualche materia che non mi piaceva particolarmente iniziavo a ciondolare per casa pulendo le cose più improbabili. A un certo punto mi ritrovavo con la testa nel sottolavello della cucina a mettere ordine e riorganizzare i detersivi: un’urgenza che ovviamente non poteva aspettare! Praticamente mi stavo autosabotando!
Visto che l’esame mi sembrava noioso o forse troppo impegnativo, mi dicevo che pulire il sottolavello era una giusta motivazione per rimandare l’inizio dello studio.
L’autosabotaggio è un insieme di atteggiamenti (consci o inconsci) attraverso cui finiamo per rovinare da soli i nostri piani, ritrovandoci in situazioni molto simili dove il risultato è sempre lo stesso: non otteniamo gli obiettivi che ci eravamo prefissati.
La nostra mente è molto creativa e trova sempre modi nuovi con cui autosabotarsi:
possiamo avere paura del fallimento o del successo (sì, del successo!)
rincorrere obiettivi idealizzati e non raggiungibili
farci prendere dal perfezionismo
circondarci di persone che non ci sostengono
procrastinare
avere paura della paura o della felicità (sì, della felicità!)
Non importa quale sia il modo o i modi (perché spesso sono diversi) che la mente trova per autosabotarsi, ciò che conta è:
individuare i propri meccanismi di autosabotaggio e imparare a riconoscerli
esplorare i motivi profondi che li alimentano
provare a fare qualcosa di diverso quando ci accorgiamo che li stiamo mettendo in atto
Insomma, scoprite quali sono i vostri sottolavelli e quando sentite l’irrefrenabile istinto di pulirli, fate altro!
In questo video:
individuiamo i meccanismi (consci o inconsci) con cui ci autosabotiamo
esploriamo le cause che si nascondono dietro questi comportamenti
cerchiamo una chiave di lettura che ci aiuti a trovare nuove modalità di agire